lunedì 25 febbraio 2013

Prevenzione nella crisi e crisi della prevenzione.

Quasi sempre, per affrontare le crisi economiche, i Governi intervengono con misure che riducono le risorse destinate alla cultura, alla ricerca, allo sport ed alla prevenzione. Poi a ruota viene il resto.
Verrebbe da pensare che si tratti di “generi voluttuari” di scarsa utilità e, quindi, sacrificabili a favore di beni che, invece, non sembrano eliminabili o comprimibili come il cibo, il reddito minimo, la cura delle malattie.
Credo che il declino di una civiltà cominci più o meno così.

mercoledì 25 aprile 2012

Alimento "inadatto" e riflessi penali

Il Regolamento 178/02 stabilisce che un alimento è rischioso quando è “dannoso per la salute” o quando è “inadatto al consumo umano”.
Mentre il primo concetto è ben chiaro a tutti i cittadini europei e, se non bastasse, l’art 14 del citato regolamento contribuisce ulteriormente a chiarire l’ampiezza a la profondità delle ipotesi di danno, il secondo punto  (inadatto al consumo umano) è molto più scivoloso perché ha radici nella cultura dei popoli, nella psicologia e della sociologia.
Il Regolamento 178/02 offre alcuni spunti affermando che “…per determinare se un alimento sia inadatto al consumo umano, occorre prendere in considerazione se l'alimento sia inaccettabile per il consumo umano secondo l'uso previsto, in seguito a contaminazione dovuta a materiale estraneo o ad altri motivi, o in seguito a putrefazione, deterioramento o decomposizione.

domenica 4 marzo 2012

Latte crudo: microbiologi all'attacco!

Le battaglie di Slow Food per la difesa dei formaggi a latte crudo hanno avuto un risalto mediatico  internazionale e sono state occasione di incontri e discussioni a “Terra Madre” e a Cheese, due manifestazioni ormai note a tutti.
A distanza di anni, nonostante il permanere di posizioni di contrasto, molti Paesi del mondo che erano restii ad accettare l’idea che si potessero tollerare deroghe alla pastorizzazione o alla sterilizzazione del latte stanno rivedendo le loro posizioni, i formaggi a base di latte crudo sono sopravvissuti e la loro produzione è addirittura cresciuta.     
Pur con qualche autorevole e persistente opinione contraria Slow Food ha incassato, quindi, un buon successo dando voce ai palati dei buongustai, scaldando la coscienza degli idealisti e valorizzando la storia e la cultura di molti popoli, con qualche risultato, anche se ancora modesto, sul piano del miglioramento del reddito dei produttori agricoli.

lunedì 30 gennaio 2012

Contaminazioni alimentari negli USA. E in Europa?

Per molto tempo la "paura del cibo" si è basata sull’evidenza di un rapporto certo tra causa ed effetto. D’altra parte, nell’uomo e negli animali. i meccanismi di difesa sono sempre molto istintivi e basati su pericoli incontrati almeno una volta nella vita o “ereditati” dalle esperienze dei propri ascendenti.
Da qualche anno, i consumatori si sono accorti della pericolosità delle contaminazioni chimiche che, a differenza dei contaminanti biologici, non hanno un rapporto causa/effetto ravvicinato ma possono avere effetti sulla salute ben più gravi.La comunicazione del rischio, non sempre adeguata, è sfociata spesso in allarmismi e cattiva informazione ma, forse anche per questa stessa ragione, il consumatore è venuto a conoscenza di rischi chimici di origine ambientale o legati a processi tecnologici “hard” che prima ignorava o sottovalutava.

giovedì 26 gennaio 2012

Schmallenberg-virus: una nuova minaccia per la zootecnia?

Venerdì scorso la Russia ha disposto per precauzione il divieto di importazione di capre e pecore provenienti da Belgio, Germania e Paesi Bassi per il timore di essere contagiati dal cosiddetto "virus Schmallenberg".
Nel novembre dell’anno scorso ProMed aveva lanciato la notizia dell’identificazione di un nuovo orthobunyavirus in campioni prelevati da 6 bovini 25 pecore e una capra deceduti in allevamenti situati nel  Nord della  Germania (Reno-Vestfalia, Bassa Sassonia e Assia).
Il nuovo virus è stato rilevato in alcuni aborti di gravidanze portate quasi a termine, nel cervello e in carcasse di agnelli. I Paesi Bassi hanno già rilevato episodi analoghi in 66 allevamenti di pecore e capre ed il Belgio ha recentemente riferito tre casi.