giovedì 31 marzo 2011

24 anni di lavoro nella sanità pubblica regionale e quattro anni alla guida della direzione dell'agricoltura del Piemonte mi hanno regalato una lunga esperienza di lavoro nel settore della qualità e della sicurezza alimentare.
Una decina di anni fa, con l'amico e collega Alberto Mancuso abbiamo pensato, attraverso il sito istituzionale della Regione Piemonte, di poter mettere a disposizione di colleghi, esperti e cittadini curiosi la nostra esperienza lavorativa e molto materiale consultabile. La circolazione di idee e di materiali è sempre utile e la condivisione di esperienze è il fondamento per la nascita e lo sviluppo delle reti. Inizialmente fu un successo ma i cambiamenti politici ed organizzativi interni all'amministrazione regionale hanno progressivamente centralizzato l'informazione istituzionale rendendo difficile, se non impossibile, la prosecuzione di quella esperienza. La politica vuole per sè la comunicazione e filtra tutto ciò che non è utile alla ricerca esasperate del consenso.
Sono molti i colleghi delle ASL che vorrebbero far sapere ai cittadini che cosa si fa per tutelare la salute dei consumatori e per migliorare la qualità delle produzioni agroalimentari. Nella società dell'immagine contano soltanto i messaggi e gli spot che passano su giornali e televisioni: la distanza tra percezione e realtà è così diventata molto ampia e difficilmente colmabile.
Per quelli della mia generazione non è facile utilizzare in modo efficace i moderni strumenti di comunicazione del web2.0 ma vale la pena provare a rimettere in circolazione idee e contributi per migliorare la comunicazione del rischio che, ai sensi dei nuovi orientamenti comunitari, rappresenta una importante forma di coinvogimento e di partecipazione dei cittadini alle politiche di gestione del rischio alimentare.
Ho deciso di spendere un po' del mio tempo per questa "avventura" sperando anche nel contributo di idee di medici, veterinari, agronomi, agricoltori e trasformatori della lunga filiera agroalimentare.
L'obiettivo è quello di non parlare soltanto di alimenti ma anche di agricoltura, di ambiente e di energia, ovvero, del contesto in cui si svolgono le attività di produzione primaria, trasformazione e consumo di alimenti destinati all'uomo e agli animali.
Confido nella partecipazione e......... nella comprensione di tutti voi.
Grazie

Gianfranco Corgiat Loia

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